Alla morte del conte Volpi, la figlia Anna Maria Cicogna Mozzoni Volpi, pur rispettando in parte lo stile architettonico originale della villa ex-Garamalli, ampliò l'edificio con la costruzione della sala dei ricevimenti, un'ala ex novo riservata alla servitù e due appartamenti al primo piano.
A lei si attribuiscono anche gli arredi in stile orientale delle stanze e la nuova composizione del grande giardino che circonda villa.
Sino alla fine degli anni ’60 la villa fu abitata dalla contessa Volpi.
Dopo la Rivoluzione del 28 ottobre 1969 l’edificio fu affidato al Dipartimento dell’Antichità; nel rispetto della struttura preesistente vennero apportate alcune modifiche agli ambienti interni per destinarlo a primo Museo Islamico della Libia, con l’inaugurazione avvenuta alla fine dei lavori nel 1973.